Un gol nel secondo tempo dell'attaccante pugliese regala la vittoria al Palermo. I calabresi non riescono a reagire e la squadra di Ballardini incamera agevolmente la terza vittoria consecutiva in casa
PALERMO, 28 settembre 2008 - Si conferma la legge del Barbera, a Palermo non si passa, anzi si perde e basta. Anche questa volta, in una partita non eccezionale dei rosanero, ci pensa Miccoli. La Reggina, che pure aveva cominciato con personalità, si perde presto e non riesce a lottare come la sua difficile situazione di classifica imporrebbe.
CATTIVO PROFETA - Ballardini alla vigilia aveva esposto il suo striscione "No al turnover" fuori dal centro sportivo dei rosanero: "Ho giocatori in ottima condizione - aveva detto - perchè cambiare?". Detto fatto, Bresciano accusa problemi muscolari ed è costretto alla tribuna, dentro Migliaccio. La Reggina conferma la formazione annunciata alla vigilia, con cinque centrocampisti, un rifinitore (Brienza) e una sola punta (Corradi).
MICCOLI MICCOLI - Anche se gli ospiti partono senza particolari timori reverenziali, l'intento della squadra di Orlandi col passare dei minuti diventa piuttosto chiaro: reparti stretti, metodi spicci e che non concedono spazio alla fantasia. Il Palermo, dal canto suo, non è quello frizzantino che il pubblico di casa è abituato a vedere e il risultato è una partita bloccata e dai pochi sussulti: due, in particolare, quelli del primo tempo ed entrambi di Miccoli, che prima sbaglia l'impatto al volo a pochi passi da Campagnolo, e poi si beve tutta la difesa avversaria ma allarga la mira al momento della conclusione.
FIGLIOL PRODIGO - Brienza aveva lasciato Palermo con una lettera indirizzata al cuore dei tifosi palermitani, che lo hanno sempre tenuto in grande considerazione, nonostante non giocasse poi molto. Se possibile, al 2' del secondo tempo, l'affetto nei suoi confronti è addirittura aumentato: il piccolo fantasista, infatti, solo davanti ad Amelia, si ferma volontariamente per far soccorrere Costa e Corradi dopo uno scontro aereo. Farina gli stringe la mano, il Barbera lo inonda di applausi.
SENZA PIETA' - Solo 5' più tardi, però, Miccoli mette nel cassetto il libro cuore e veste i panni del cecchino implacabile, approfitta di una dormita di Cirillo, s'invola verso l'area e con un delizioso colpo sotto d'esterno batte Campagnolo. La reazione reggina? Al 24' del secondo tempo il primo tiro in porta, lento ed innocuo, di Carmona su punizione, poi una pressione costante ma decisamente sterile. Troppo poco per una squadra che ha un punto in classifica e che avrebbe tanto bisogno di gol.
MARCATORE: Miccoli al 7' del s.t.
PALERMO (4-3-1-2): Amelia, Cassani, Carrozzieri, Bovo, Balzaretti, Nocerino, Liverani, Migliaccio, Simplicio, Cavani (Tedesco dal 46' s.t.), Miccoli (Lanzafame dal 37' s.t.). (1 Ujakani, 15 Dellafiore, 18 Ciaramitaro, 19 Succi, 46 Raggi). All.: Ballardini.
REGGINA (3-5-1-1): Campagnolo, Lanzaro, Cirillo, Santos, Vigiani, Barreto, Carmona, Halfredesson (Barillà dal 9' s.t.), Costa (Sestu dal 12' s.t.), Brienza (Ceravolo dal 45' s.t.), Corradi. (1 Puggioni, 16 Valdez, 31 Tognozzi, 88 Di Gennaro). All.: Orlandi.
ARBITRO: Farina di Novi Ligure.
NOTE: Spettatori: 19.235. Ammoniti: Liverani, Cirillo, Lanzaro per gioco falloso, Santos per comportamento non regolamentare. Recupero: 1' p.t. e 4' s.t.. Calci d'angolo: 5 a 3 per il Palermo.
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