Re Roger è tornato: lo svizzero numero due del mondo batte la sorpresa Andy Murray in finale e conquista il quinto US Open consecutivo, il suo primo slam stagionale e 13esimo di una carriera che possiamo tornare a definire straordinaria.
Non che prima non lo fosse: ma la consistenza di Nadal aveva forse arrugginito un po' quella che era l'incredibile attitudine al trionfo dello svizzero. La vittoria in tre set su Murray, 6-2 7-5 6-2, ma forse anche la sconfitta stessa di Nadal contro lo scozzese, restituiscono a Federer la patina d'oro scalfita dalla ruggine degli ultimi tempi.
L'elvetico diventa così il secondo tennista dal 1924 ad oggi, dopo Bill Tilden, a trionfare cinque volte di fila a New York: e chi seguirà dovrà impegnarsi moltissimo per riuscire a fare altrettanto.
La partita con Murray non ha avuto molta storia: Federer conquista agevolmente il primo set in soli 26' con il punteggio di 6-2, grazie ad un gioco veloce, vario, pieno di colpi che mettono Murray ripetutamente alle corde e che non sembrano dare all'avversario neppure la possibilità di reagire. Probabilmente la superiorità espressa contro il guascone Djokovic è stata una grande iniezione di fiducia per Re Roger mentre Murray, 21 anni e alla sua prima finale in uno Slam, fatica anche solo a capire la direzione del gioco.
Smaltita l'emozione Murray si scuote nella seconda partita: lo scozzese trova subito un controbreak alzando il proprio livello di gioco mentre Federer, abbassando considerevolmente il proprio e concedendo qualche errore di troppo, consente se non altro di vedere un match un po' più equilibrato. Federer dà spago a Murray per poi togliergli la soddisfazione di sentirsi competitivo in pochi giochi: sul 6-5, servizio in canna, Roger zittisce Murray e pone l'inerzia del match tutta dalla sua parte.
Il terzo set inizia seguendo il canovaccio della chiusura del secondo. Federer rifila a Murray tre giochi, poi altri due: quindi tira il fiato per ricaccia in gola a Murray un minirecupero fino al 5-2, e chiudere in 1.51' contro un avversario che esce comunque a testa alta e con la consapevolezza di aver potuto fare poco togliendosi per altro la soddisfazione di un doppio salto nel ranking mondiale, dal sesto al quarto.
Nadal aveva dominato ovunque, battendolo nelle finali di Wimbledon e Roland Garros: ma forse stavolta nella finale di New York avrebbe potuto davvero batterlo il maiorchino: una curiosità che dovremo rimandare agli Slam della prossima stagione: "Wimbledon, Roland Garros e Australian Open non sono stati felicissimi per me quest'anno anche se avevo giocato abbastanza bene in quegli slam - dice Federer - ma ora quello che mi rende più felice è aver eguagliato le 5 vittorie di Wimbledon agli Us Open, e vincere 5 volte di fila uno slam posso garantire che è qualcosa di molto, molto difficile. Sono l'unico ad aver vinto due slam per 5 volte consecutive perciò sono molto orgoglioso e felice che gli slam di questa stagione si siano chiusi con la mia vittoria qui agli Us Open".
Murray dal canto suo guarda all'opportunità svanita in modo realistico, e riconosce i suoi limiti: "Non credo di aver mai avuto una sola possibilità di vincere nel primo set, e nel secondo ho sprecato malamente le poche occasioni che Roger mi ha concesso. E' vero che non dovevo necessariamente vincere il match per considerarmi felice di queste due settimane, che sono state comunque straordinarie: ma quando hai un'occasione come questa brucia sempre vederla svanire. D'altronde non mi sono mai trovato in vantaggio durante la partita: ho sempre inseguito... E quanto a Roger, niente da dire: è un grande, vincere un torneo come questo per cinque volte di fila dimostra tutta la sua straordinaria grandezza".
Federer, che dopo quattro anni e mezzi d'oro e da re aveva incamerato pochi trofei d'ottone (Estoril e Halle) e la consapevolezza di essere semplicemente il secondo tennista del mondo in questo momento storico alle spalle di Nadal, torna a essere un Vincente vero. Con la V maiuscola.
Prossimo obiettivo, tornare numero uno del mondo, dopo che Nadal gli aveva tolto lo scettro gestito per 237 settimane di finale: ma lì una sola vittoria non basterà.
from Eurosport.com
The Swiss second seed breezed through the opening set and held off a Murray fightback in the second before wrapping up victory in one hour 51 minutes.
Federer, beaten twice by the Briton in their first three career meetings, become the first man since American Bill Tilden in 1924 to triumph five times in a row in New York.
The win was Federer's first Grand Slam title of the year, moving him to within one of the record 14 held by American Pete Sampras.
Murray, who shocked Spanish world number one Rafael Nadal in four sets in the previous round, had been bidding to become the first British man to win a Grand Slam since Fred Perry won the US title in 1936.
The sixth-seed Scot, playing in his first Grand Slam final in blustery conditions on the Arthur Ashe Stadium court, saved one break point in the fourth game before holding for 2-2.
Federer held for 3-2 and then broke the 21-year-old in the sixth when Murray hit a forehand wide.
The Swiss looked the more assured early on and his greater aggression helped him to another break in the eighth game when a Murray backhand sailed wide to give him the opening set in 27 minutes.
Federer, 27, held easily at the start of the second and a brilliant forehand winner gave him a break for 2-0.
Murray looked in real trouble but he smashed a forehand return winner to move 40-0 up on the Federer serve in the next game and clinched the break with a superb backhand pass.
After holding for 2-2, the Scot again went 40-0 up on Federer's serve but the Swiss got himself out of the trouble, with the help of one missed line call that would have given Murray the break.
Games stayed on serve until 6-5 when Federer ripped a forehand pass down the line to snatch the second set.
Murray smashed his racket into his bag in frustration and at two sets down, the energy went out of his game and his will was broken.
A netted forehand gave Federer an early break in the second game of the third set and he then repeated the feat two games later before holding serve to lead 5-0.
Murray got on the scoreboard by holding in the sixth game and Federer then showed a few nerves as he failed to serve out.
A double-fault by the Scot handed Federer a match point but Murray saved it with a backhand volley winner.
Federer forced a second chance, though, and clinched it when Murray's attempted reply to an overhead from the Swiss found the net.
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