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sabato 27 settembre 2008

VIDEO: FIORENTINA - GENOA 1-0 HIGHLIGHTS GOALS SINTESI

Da Gazzetta.it

Gasperini aveva organizzato nel primo tempo una partita molto accorta, e la Fiorentina, nonostante il predominio non era riuscita a sfondare. Poi quando nella ripresa il tecnico rossoblù prova a vincere con la carta Milito, ecco la prodezza decisiva del centravanti


FIRENZE, 27 settembre 2008 - Arrivederci Roma. Potenza dell'ambiente: dopo la strigliata di Prandelli, ecco il sostegno del presidente Andrea Della Valle - oggi in spogliatoio - e il tifo incessante del pubblico. Così la Fiorentina riesce a dimenticare il suo crollo con la Lazio, grazie a una vittoria ottenuta su un Genoa decisamente ostico e che porta la firma dell'ormai "solito" Alberto Gilardino.
PRESSING IN 12 - I viola partono con grande intensità, pressando alto e cercando la profondità. C'è anche il pubblico a "pressare", voglioso di dimostrare ai suoi che il crollo di Roma è ampiamente perdonato: il tifo è incessante. E' così che maturano ben presto le prime occasioni, come quella firmata da Mutu che di testa, su cross da destra, mette fuori di poco sul primo palo, o come il gran tiro di Montolivo che costringe il portiere rossoblù Rubinho alla parata più difficile della frazione di gioco, in due tempi. C'è poi un bel Gilardino, in versione sempre più uomo squadra, capace di tener palla tra molti avversari per far salire i compagni come di liberarsi in dribbling per il tiro; ben sostenuto da Semioli e Felipe, oltre che dalle incursioni sulla sinistra di Gobbi. Il Genoa, dal canto suo, per un po' si adegua, ma poi raccoglie la sfida, almeno sul piano dell'intensità: inizia a pressare alto e a ripartire, soprattutto alla sua destra con Rossi. Gasperini ha però risparmiato un certo Milito, per cui di occasioni non se ne parla.
LA SVOLTA - I viola ripartono in attacco, ma a quel punto, dopo pochi minuti, Gasperini cala l'asso: entra Milito e la partita cambia. Il Genoa ora ha due punte, e immediatamente Olivera ha sui piedi la prima opportunità della sua squadra. Poi è lo stesso Milito ad approfittare di una voragine e ad andare dritto verso la porta: il problema è che nell'occasione i talenti sono due: dall'altra parte c'è Frey, che fa il miracolo. Diventati più offensivi, i rossoblù sono anche però più scoperti: la Fiorentina lo capisce e riparte. Prima c'è l'eccesso di generosità di Mutu, che di testa da pochi passi cerca la sponda per Gila. Che poco dopo sforna la prodezza, risolvendo un batti e ribatti in area con un'acrobatica girata imparabile. Poi è Prandelli a fare la mossa giusta, inserendo con Pazzini e Santana forze fresche e mantenendo la pressione sul Genoa, che va vicino al gol solo in un paio di occasioni. Ma in quei casi c'è sempre Frey, a dimostrare le rinnovate ambizioni di una squadra che vuole sentirsi forte dal numero 1 (il francese) all'11 (il Gila). Per Gasperini, invece, il rammarico di non aver mantenuto la prudenza del primo tempo, ottendendo col cambio tattico il risultato opposto a quello atteso.

Sono ben nove i cartellini gialli
FIORENTINA-GENOA 1-0
(primo tempo 0-0)
MARCATORE: Gilardino al 16' st.
FIORENTINA (4-3-3): Frey; Jorgensen, Dainelli, Kroldrup, Gobbi; Montolivo, Melo, Donadel; Semioli (21' st Santana), Gilardino (21' st Pazzini), Mutu (38' st Osvaldo). (Storari, Gamberini, Zauri, Kuzmanovic. All.: Prandelli.
GENOA (3-4-3): Rubinho; Papastathopoulos, Ferrari, Criscito; Rossi, Milanetto (41' pt Juric), Vanden Borre (15' st Modesto), Bocchetti; Olivera, Palladino, Mesto (6' st Milito). (Scarpi, Sculli, Jankovic, Biava). All.: Gasperini.
ARBITRO: Rosetti di Torino 6.
NOTE: spettatori 35 mila circa. Ammoniti Donadel, Milanetto, Bocchetti; Dainelli, Gilardino, Papastathopoulos, Montolivo, Olivera, Osvaldo. Angoli 7-4 per la Fiorentina. Recupero: 1' pt, 4' st.


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