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mercoledì 27 agosto 2008

VIDEO: SLAVIA PRAGA - FIORENTINA 0-0 HIGHLIGHTSPRELIMINARI CHAMPIONS LEAGUE

da Gazzetta.it

La Fiorentina accede ai gironi del massimo torneo europeo forte dei due gol dell'andata e di una bella prestazione, macchiata solo dagli sprechi nel primo tempo, quando è andata a un passo dal gol con Gilardino, Santana e Felipe. Per il resto grande autorevolezza, e perle di Jovetic nel finale


PRAGA (Rep.Ceca), 27 agosto 2008 - Missione compiuta al 99 per cento. Il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli voleva la qualificazione alla fase a gironi della Champions, ed è puntualmente arrivata con lo 0-0 sul campo dello Slavia Praga nel ritorno del terzo turno preliminare. Ma voleva anche la ciliegina, il gol, la vittoria: è quello che è mancato, ed è un (piccolo) peccato viste le occasioni sprecate.
BIGLIETTO DA VISITA - Sono i viola a far visita agli avversari e dunque un biglietto da visita presentano, come si conviene: giocano palla, la fanno circolare e fanno capire subito che la circolazione va verso la porta avversaria. E pazienza se, dopo svariati minuti, anche i cechi iniziano a venir fuori: il messaggio è chiaro, per loro scoprirsi è pericoloso. E guai a dimenticarlo, perché altrimenti sono occasioni che fioccano per i viola che, ahimé, si rivelano anche troppo indulgenti. Succede poco prima del 20', quando Gilardino detta il corridoio giusto e riceve palla ma tarda un attimo di troppo sul tiro, concedendo al difensore la deviazione in corner. Succede subito dopo, sulla battuta del calcio d'angolo, quando è Santana ad avere una palla d'oro a pochi passi dalla porta, ma ancora una volta la lavorazione del tiro è leggermente lunga, e consente al portiere Vanjak di piazzarsi per la prodezza. E succede poco dopo la mezzora, quando Felipe costringe prima il portiere ceco alla deviazione sulla traversa e poi grazia gli avversari tirando loro addosso sulla respinta. Così la squadra di Prandelli va al riposo recriminando per non aver messo già in cassaforte la qualificazione.
LA RIPRESA - Lo Slavia riparte sostituendo due uomini. E' soprattutto sulla fascia sinistra che cambia qualcosa, visto che ogni incursione del nuovo entrato Svento crea pericoli. D'altra parte a ogni contropiede viola si ha la sensazione che con un po' più di concentrazione potrebbe arrivare il gol che sistema tutto. E' una fase in cui si esaltano le doti nel gioco aereo difensivo soprattutto di Felipe, ma si vede anche qualche evitabile concessione ai cechi. Così Prandelli mette benzina inserendo Donadel, che inevitabilmente diventa un altro mattone nel muro viola, peraltro sempre efficace. Ma il tecnico non si accontenta, vuole di più e lo chiede alla classe di Jovetic. Il ragazzo non si tira indietro e appena può regala prima un'occasione su deliziosa azione personale, poi un assist per Vargas che per poco non vale un gol. Così nella seconda metà della ripresa i cechi, che hanno sempre stentato a leggere la partita, capiscono perlomeno che non ci sono possibilità e la gara si trascina fiono alla festa viola.


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